Sono nata a Torino e lì ho vissuto fino al 2002 quando mi sono trasferita in Romagna con il mio compagno Ivan Fantini.
Sono cresciuta in un quartiere di Torino limitrofo a Mirafiori, in un gruppo di case costruite dalla FIAT per i suoi operai e impiegati. Dal balcone di casa nel ‘68 vedevo sfilare i cortei degli operai in lotta. Nella seconda metà degli anni settanta ho frequentato i gruppi della sinistra extraparlamentare, i circoli del proletariato giovanile (antenati dei centri sociali) – una formazione analitica e politica che ha segnato fortemente il mio modo di affrontare la scena.
Dopo un’infanzia dedicata alla ginnastica ritmica a 12 anni inizio a frequentare i corsi di espressione corporea presso la scuola di danza Bella Hutter di Torino diretta da Anna Sagna, e negli anni affianco lo studio della tecnica Graham e della danza classica. Nel 1981, una volta finito il liceo frequento il corso triennale di formazione condotto da Anna Sagna. Dopo un anno di frequenza mi viene proposto di insegnare tecnica Graham nella scuola e di entrare a far parte del Gruppo di danza contemporanea Bella Hutter, la compagnia diretta dalla Sagna. Il ruolo di interprete mi sta però stretto; nel 1986 abbandono la compagnia di Anna Sagna e insieme a Enrica Brizzi fondo la compagnia Gincobiloba che si scioglie nel 1991 dopo aver creato sette spettacoli e performance site specific.
Dall’incontro con Paola Chiama, danzatrice, e Paolo Pollo Rodighiero, lighting designer, nasce Agar, nuova compagnia fondata in occasione della creazione di Flatus, un canto da con le musiche composte ed eseguite dal vivo da Ezio Bosso. Insieme creiamo numerosi spettacoli dedicando anche parte della ricerca al lavoro per l’infanzia, particolarmente apprezzato in Francia. Dopo più di 10 anni di lavoro insieme, la compagnia si scioglie e io continuo in solitaria, affiancata da Pollo e sostenuta da PinDoc di cui divento coreografa associata.
Il trasferimento da Torino a una piccola frazione del sud della Romagna mi porta a impegnarmi nella diffusione della danza contemporanea, assente nelle programmazioni teatrali riminesi dei primi anni 2000. Con Chiara Girolomini, Valentina Buldrini, Valentina Bianchi e Laura Gemini nel 2009 fondo il [collettivo] c_a_p che negli anni proietta brevi opere di videodanza nei foyer dei teatri di Rimini cercando di sensibilizzare il pubblico a un’arte praticamente sconosciuta, organizza masterclass gratuite, rassegne di danza nei teatri della provincia e nelle strade di piccoli paesi romagnoli, e conduce lezioni di storia della danza. L’esperienza muore con la pandemia e con l’accentramento delle risorse nelle mani di enti più grandi di noi, ma l’intento di far conoscere la danza contemporanea nella zona ha funzionato. In fondo lo facevano per quello e non per diventare direttrici di teatri o festival!
L’abitudine all’analisi degli eventi circostanti, l’attenzione verso la teorizzazione delle pratiche corporee, al corpo come unico fondamento della scena e all’essere corpo cosciente nel mondo, mi portano alla scrittura di Corpo politico. Distopia del gesto, utopia del movimento, volume curato da Silvia Bottiroli e Silvia Parlagreco, edito nel 2014 da Editoria&Spettacolo. Dire corpo è dire politico. Il corpo è la cosa della politica. Il corpo nella scena è politico.
Contro ogni gerarchia di potere, in particolare quella legata al corpo del maestro (quanto è necessario il maschile qui!) come modello da seguire e imitare, nel 2018 la mia ricerca coreografica si focalizza su un progetto tuttora attivo: ELP (acronimo per Ethos Logos Pathos). È questo un articolato progetto di ricerca legato a un’indagine approfondita del corpo, delle relazioni tra i corpi e degli immaginari culturali di cui i corpi sono depositi. ELP indaga la relazione tra parola descrittiva e danza attraverso la trasmissione via audio di archivi di posture creati a partire da immagini, una modalità di trasmissione della danza che consente a qualunque corpo di agire la coreografia svincolandolo dall’imitazione di modelli prestabiliti.
www.paolabianchi-it.blogspot.com
Paola Bianchi - Gincobiloba
Paola Bianchi - Nella Scena