Artisti biografie

Claudio Gasparotto

La mia vita di danzatore ha origini casuali, forse misteriose.

Mia madre aveva una grande passione per il valzer, ma in casa non si parlava mai di balletto o di danza. Del resto, quando ero bambino, la danza non faceva parte del patrimonio culturale collettivo italiano. Era una attività solo per bambine.

Ho incontrato la danza per puro caso, un pomeriggio, come tanti altri. Mia madre mi chiese se potevo accompagnare la figlia della sua amica alla scuola di danza per consentire loro, durante l’ora della lezione di balletto, di continuare lo scambio di confidenze e il rito del caffè. Accettai, avevo diciotto anni e mi aspettavano le solite cose che offriva una città di provincia come Rimini. Così conobbi un maestro di danza romano, Gilberto Galassi in arte Gibby, che mi propose di partecipare a una lezione solo per maschi, che lui definì una ginnastica. Ancora oggi, purtroppo, persiste lo stereotipo che la danza sia un’attività solo per donne. Da quel giorno non ho mai mancato a una lezione. Devo a Manuela De Angelis l’indicazione della via: se vuoi formarti professionalmente devi andare a studiare all’estero. È iniziata così la mia formazione da autodidatta frequentando prima i centri di danza in Italia, poi quelli di Londra, Parigi, Berlino e infine New York. Ho studiato danza moderna, classica e contemporanea con Karin Waehner, Carolyn Carlson, Jessie Leibovici e Gillian Hobart, in seguito con Jean Gaudin, Peter Goss, Risa Steinberg, Larrio Ekson, Juan Antonio, Dominique Mercy, Bob Curtis… e frequentando gli studi di Mary Anthony e Josè Limon a New York.

Come danzatore e coreografo, nel 1985, sono arrivato in finale al Concours de Chorèographie a Nyon. Poi nel 1987 il Primo Premio Art Convention a Forlì e nel 1988 il Prix Volinine a Parigi; l’anno successivo sono stato invitato al Gala Laureati Prix Volinine con la mia Compagnia. Nel 1992 ho rappresentato l’Italia al Festival Internazionale di Babilonia a Baghdad su invito dell’editore Mario Guaraldi.

Nel 1998 ho fondato l’Associazione artistico-culturale Movimento Centrale Danza & Teatro.

Come danzatore ospite, dal 2000 al 2010 ho lavorato per la Compagnia Pippo Delbono nelle produzioni Il silenzio, Urlo e La menzogna con tournée nei più importanti teatri e festival nazionali e internazionali.

Nel 2013 ho avuto il privilegio di entrare in dialogo con Jean-Luc Nancy, dialogo culminato con la sua partecipazione, nel giugno del 2014, alla performance L’Adorazione, il canto dei corpi, e l’anno successivo con la pubblicazione del catalogo della mostra fotografica Dialogo Silenzioso.

Come responsabile artistico nel 2005 ho avviato la Scuola di Formazione Metodo Hobart® - conoscersi nella danza con una intensa attività di laboratori, seminari, lecture e studio-performance con finalità artistiche/educative. Dal 2007 sono responsabile per la sezione danza di uno spazio del Comune di Rimini denominato La Casa del Teatro e della Danza, con il progetto didattico-artistico che ha l’intento di portare la danza fra la gente senza distinzione di età, abilità, cultura: la danza come arte aperta a tutti, per ribadire il suo valore sociale e politico.

Come formatore il mio lavoro è orientato dalla relazione umana e artistica con Gillian Hobart e Jessie Leibovici, e dalla mia personale ricerca che pone l’attenzione sul corpo danzante, non oggetto da esibire ma medium espressivo. Il mio impegno si divide fra corsi regolari di danza contemporanea per danzatori professionisti e non, e corsi di formazione per docenti, educatori, laboratori di movimento danzato nella scuola, nei centri sociali, nelle carceri.

Attualmente il mio interesse è focalizzato sulla creazione di eventi unici/performance in luoghi non convenzionali, action art e progetti di performing art in dialogo con le arti visive, in Italia e all’estero.

 

www.movimentocentrale.org 

 

NARRAZIONI:

Claudio Gasparotto - Tre maestre

 

Claudia Monti

Dagli anni ’80 ad oggi lavoro nell’ambito della danza contemporanea e del teatro.

Ho studiato danza in Francia e in Italia. Nel 1982 mi sono laureata in filosofia all’Università di Genova e ho tenuto questa doppia pista di ricerca, danza e filosofia, sempre viva in me. Oltre alla danza ho incontrato altre discipline: lo yoga, il dao yin, la meditazione, le danze sacre, che ho integrato nel mio percorso e che continuo a praticare.

Ho fatto esperienze come interprete, come autrice e come formatrice.  

Nel 1983 con Claude Coldy ho fondato la compagnia Arbalete (sovvenzionata fino al 2003 dal MIBAC per attività di creazione in Italia e all’estero), realtà che abbiamo diretto insieme fino al 1987 e che, successivamente, ho diretto insieme a Giovanni Di Cicco. I primi anni di lavoro con Arbalete sono stati occasione di partecipazione a concorsi e festival internazionali nei quali ho potuto conoscere altri artisti e studiare con i coreografi della Nouvelle Danse francese.  Oltre all’attività continuativa come interprete e co-autrice per Arbalete, ho danzato per anni con altre compagnie italiane: Luisa Casiraghi, Vera Stasi, Sosta Palmizi con le quali ho preso parte a spettacoli presentati in Italia, Francia, Germania, Portogallo, Svizzera, Inghilterra, Cecoslovacchia, Russia, Senegal, Guyana francese, Uruguay, U.S.A. 

Dagli anni ’90 in poi il mio lavoro creativo si è svolto anche in ambito teatrale attraverso la collaborazione con registi che mi hanno affidato la realizzazione delle partiture fisiche dei loro spettacoli: la collaborazione più lunga è stata con Giorgio Gallione dal 1992 al 1997 per il Teatro dell’Archivolto di Genova.  Il lavoro con gli attori mi ha appassionato particolarmente e mi ha obbligata a cercare soluzioni per corpi interessanti a livello espressivo ma tecnicamente non così disciplinati e sofisticati come i corpi dei danzatori.  Una parte della mia attività attuale consiste nel creare partiture fisiche per spettacoli di teatro.

Continuo comunque la mia ricerca personale: dal 2015 al 2020 sono presente alle edizioni della rassegna di danza internazionale Resistere e creare, diretta da Marina Petrillo e Michela Lucenti, al Teatro della Tosse di Genova. Nel novembre 2017 sono autrice e interprete insieme a Cinzia Delorenzi e Clelia Moretti dello spettacolo Out of this world – una conferenza per mondi invisibili presentato a Milano nell’ambito della XVII° edizione del Danaefestival e ospitato in residenza a Milano nel 2018 con il sostegno di IntercetAzioni - Centro di Residenza Artistica della Lombardia.

Dal 2001 insegno tecniche corporee alla scuola di recitazione del Teatro Nazionale di Genova e dal 2018 al corso di Alta Formazione del danzatore contemporaneo “L’azione silenziosa” organizzato a Genova da Deos Danse Ensemble Opera Studio.

Lavoro inoltre in direzione di un codice accessibile a tutti e non solo specialistico, e trasmetto la pratica della danza a bambini, anziani, studenti e insegnanti della scuola dell’obbligo. Ho un diploma in danzaterapia e ho lavorato in ambito clinico con persone diversamente abili.

Ho insegnato per:  ERT Emilia Romagna Teatri (2005), IAT Gong Istituto Arti Tradizionali dello spettacolo - Genova (2003-2009), Liceo E. Fermi - sezione sperimentale spettacolo - Genova (2003-2009), Artem corso di formazione professionale in Musicoterapia – Udine (2013-2019), Teatro della tosse – Genova (2009-2021) danzare oltre, un progetto rivolto agli over 50, DAMS Imperia (Laboratorio di teatrodanza 2014), ECUME progetto Erasmus – Marsiglia/ Tunisi (2016).

 

www.arbaletedanza.org 

 

NARRAZIONI:

Claudia Monti - Stato Incantevole

Claudia Monti - Ricerca Coreografica

Claudia Monti - Lavoro Plurale

Claudia Monti - Incontrare

Claudia Monti - Vent'anni

Giovanna Summo

Sono nata a Roseto degli Abruzzi il 22 settembre 1956 da Antonio Summo, artigiano mobiliere e Elda Di Monte, di famiglia contadina, studentessa liceale a Teramo. Nel 1960 ci trasferimmo tutti a Roma, così potei studiare all’Accademia Nazionale di Danza Classica diretta da Jia Ruskaja, dove oltre alla danza classica si studiava anche l’Orchestica, la tecnica di danza libera creata dalla stessa Ruskaja. In Accademia ebbi la fortuna di incontrare maestri di livello internazionale tra cui Jean Cébron, messaggero della teoria di Rudolf Laban. Successivamente nel 1978 studiai la tecnica Graham ed entrai nella compagnia di Elsa Piperno e Joseph Fontano.

Il mio interesse per la composizione si manifestò sin dall’inizio: nel 1979 presentai il mio primo assolo We Insist.

Nel 1980 con la compagnia di Patrizia Cerroni partecipai ad una lunga tournée in India, di forte impatto per lo sviluppo del mio progetto artistico, una ricerca sulle radici comuni tra le arti nella direzione di una sintesi poetica.

Altri incontri importanti degli anni ’80 furono quello con il teatrodanza di Pina Bausch, con la Contact Improvisation di Steve Paxton e con il metodo Stanislavskij-Strasberg. Da allora ho lavorato in numerose compagnie di teatro e danza sperimentali, fondando nel 1985 con Barbarini e Sutton la compagnia Vera Stasi, e nel 1998 il Gruppo Arte Teatro Danza con il regista e artista visivo Fabrizio Crisafulli.

Durante quegli stessi anni ho presentato composizioni di assolo e di gruppo e numerosi progetti tra cui: Danze e terre di memoria, omaggio alla coreografa Anna Sokolow, Une vague de Rèves, ispirato al Surrealismo e A Oriente!, un percorso di avvicinamento verso l’India.

Nel 2016 ho debuttato al Kerala kalamandalam nel Nangiarkoothu Purappadu nello stile del Kutiyattam, antico teatro sanscrito, rappresentando ogni anno un’opera diversa.

Nel 2020, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Maria Montessori ho presentato a Tuscania lo studio “L’Educazione Cosmica. L’India di Maria Montessori”, dove ho integrato l’esperienza indiana con quella precedente del teatrodanza contemporaneo occidentale.

Ho sempre svolto attività didattica, basata principalmente su laboratori tematici. Molti sono stati gli incontri importanti, oltre a quelli già citati: Laura Angiulli, Gabriella Bartolomei, Alessandro Berdini, Massimo Coen, Eugenio Colombo, Enzo Cosimi, Pippo Di Marca, Kalamandalam Sindhu, Kalamandalam Ratheesan, Shahroo Kheradmand, Walter Manfrè, Mario Martone, Pier’Alli, Marcello Sambati, Gianni Toti.

 

www.westeastdancetheatre.it 

 

NARRAZIONI:

Giovanna Summo - Forti

Giovanna Summo - Italia quanto sei lunga

Ian Sutton


Arrivo alla danza tardi, da fuori, passando per il teatro. La seconda pièce alla quale partecipo si intitolava Lapsus, opera del grande Gianfranco Varetto. Io ero Giuda in un Cenacolo ricomposto. L’idea di base era che l’arte nasce da un inconsapevole slittamento. Ho continuato a slittare allegramente nelle orme dei campioni della casualità sfocando i contorni fra linguaggi, e creando altri potenzialmente impercorribili. Un seminario con Merce a Spaziozero è stato fondamentale.

Il primo incontro con la danza è stato con Bob Curtis allo IALS nel 1977, poco dopo incontro Elsa Piperno e la tecnica Graham, e, infine, con Patrizia Cerroni nella cui compagnia -Danzatori Scalzi- entro e realizziamo una tournée in India. Contemporaneamente lavoro in teatro con Varetto.

Nel 1979 incontro la tecnica Cunningham con Roberta Garrison, seguo le lezioni di Lydia Azzopardi di Graham.

Fra il 1981 e il 1982 sto a New York dove ricevo una borsa di studio dal centro Cunningham. Studio anche con Elaine Summers della cerchia del Judson Church Group.

Torno a Roma inizio a presentare il mio lavoro insieme a Giovanna Summo. Poco dopo, e intorno alla mia creazione di Nightfall, nel 1983 si crea il gruppo Vera Stasi con Silvana Barbarini, Giovanna Summo e Franco Senica. Il gruppo sarà invitato a festival di rilevanza nazionale. Con il nostro spettacolo Quartetto d’Ombre arriviamo anche a Il Cairo e ad Alessandria.

Dal 1987 coreografo per altri gruppi di danza e, all’inizio degli anni novanta, collaboro come danzatore con Sharoo e Reza Kheradmand.

Negli stessi anni mi avvicino al Metodo Feldenkrais e partecipo alla formazione a Roma fra il 1994 e il 1998.

I primi anni 2000 mi vedono all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio d’Amico” dove conseguo un post-laurea in Pedagogia Teatrale. Qui incontro il metodo di Vasil’ev insegnato da Alessio Bergamo; in seguito studio direttamente con il maestro. Per una dozzina di anni, mi imbarco in una carriera di trainer teatrale in varie istituzioni anche a livello universitario.

Per una mancanza di una precisa direzione, decido di presentarmi all’esame per guida turistica che supero nel 2015.

Insomma … da Giuda a guida.

 

www.verastasi.com 

 

NARRAZIONI:

Ian Sutton: Quartetto

Ian Sutton: Quartetto 2

Teri Jeanette Weikel


Nella mia ricerca artistica contemplo l’interazione tra diversi linguaggi: dall’opera pittorica di Paul Klee, alle sculture di Raffaele Biolchini, dalla letteratura di Michail Bulgakov, all’opera sinfonica di Béla Bartók. La costante nelle mie produzioni artistiche è la ricerca dei trait d’union, le grandi tematiche e l’astrazione che elevano il gesto a opera.

Ho collaborato con musicisti di rilevanza internazionale, tra i quali: John Surman, Karin Krog, Antonello Salis, Danilo Terenzi, Steve Lacy, Mal Waldron, J. J. Avenel, Steve Potts, Rita Marcotulli, Art Ensemble of Chicago, Louis Sclavis, Michael Reissler, Javier Girotto, Carlo Rizzo, Gianmaria Testa, Alex Hermann, Robert Moran, Michele Rabbia, Wadada Leo Smith. Con Leo De Berardinis al suo progetto shakespeariano Re Lear, con gli attori e autori Elena Bucci e Marco Sgrosso in progetti sperimentali fondati sul confronto in scena tra i linguaggi teatrali; con gli artisti visivi Luigi Colli, Carlo Cremaschi, Carlo Sabbadini, Luca Zanni.

Ho trascorso intensi periodi di lavoro coreografico negli Stati Uniti: a New York presso la Donald Byrd Dance Foundation in qualità di coreografa e maître de ballet; presso il California Institute of the Arts di Los Angeles in qualità di coreografa, docente della cattedra di danza contemporanea e ospite in manifestazioni performative; presso altre istituzioni, tra le quali desidero citare “The Arts in Education Institute of Western New York” di Buffalo, N.Y.

Nel giugno del 2005 ho ricevuto il “Distinguished Alumni Award” dal California Institute of the Arts.

Nel 2004 mi sono diplomata nel Metodo Feldenkrais e da allora applico questo metodo all’insegnamento della danza.

Il mio lavoro spazia dalla produzione di spettacoli all’attività di formazione per gruppi diversificati: bambini, diversamente abili, appassionati e professionisti.

Attualmente faccio parte dell’Associazione Artisti Drama di Modena e dal 2014 sono docente di danza contemporanea all’Accademia Nazionale di Danza a Roma.

 

NARRAZIONI:

Teri Jeanette Weikel: Beethoven