13/14 novembre
18/19/20/21 novembre
IL CORPO COME TERRITORIO
a cura di SpillOver CollectivƏ
DOPO LA PANDEMIA
La pandemia ci ha chiarito che siamo tutte e tutti interconnessi in una spirale di relazioni, legami, salti di specie, interazioni.
Abbiamo sempre più la responsabilità di doverci impegnare per sostenere le nostre comunità e le aree interne del paese molto spesso dimenticate; proteggere i territori in cui viviamo, salvaguardare l'ambiente naturale che ci accoglie e ci circonda, tutelare lo spazio mentale e fisico che abita ognuno di noi, per riconoscerne i luoghi e coglierne quel potenziale, volto alla ricerca di soluzioni e miglioramenti per la vita di tutti i giorni.
TORNARE NEL PROPRIO CORPO E TRA LA GENTE, COSTRUIRE CON GLI ALTRI
L’obiettivo del progetto è quello di riscoprire il territorio, imparare a difenderlo in quanto spazio di vita collettivo e luogo in cui intessere relazioni virtuose tra persone.
Vogliamo iniziare l’indagine a partire dal primo territorio che abitiamo, il corpo.
Il corpo racconta, ricorda, osserva, impara, registra e restituisce memorie di vita: è dunque una chiave di accesso potente per sperimentare scenari differenti.
UN INVITO RIVOLTO ALLE DONNE
Abbiamo sentito la necessità di voler partire dalle donne.
Quella “forza debole”, quel corpo macchina reso passivo, troppo spesso dimenticato e messo a tacere, è invece un archivio di esperienze, un potenziale da riscoprire, in grado di coltivare e proporre “un altro genere di forza”.
Desideriamo arginare la diffusione di banali stereotipi di genere per trasformare le opposizioni in visioni differenti sì, ma cooperanti tra loro e non prevaricatrici e coltivare il seme della non violenza.
PERCHE'
Vogliamo risvegliare una visione del corpo femminile non più come "territorio da colonizzare", bensì di un corpo che agisce e non è agito, un corpo capace di disarmare e al tempo stesso difendersi, attivarsi, vivere in mezzo agli altri alla pari e non subire, partorire idee e progetti, generare dialogo, connessione, armonia.
Intendiamo dunque aprire uno spazio di incontro tra donne che vivono e partecipano alla vita della medesima comunità per creare con loro un luogo di riflessione, condivisione e voglia di fare rete; mettere in luce pensieri e visioni, prendersi cura di se e dell'altra, camminare insieme per costruire un risveglio collettivo fondato su quel "altro genere di forza" che è in ognuna di noi.
Noi crediamo che realizzare questo progetto sia un’urgenza.
Forti di questo pensiero abbiamo ritenuto opportuno rendere gratuita la partecipazione alle giornate di laboratorio in programma.
DOVE
Gli incontri avranno luogo presso CasaNave Alle Mura (Via Nazario Sauro 8 Tuscania - VT), un bellissimo spazio polifunzionale diretto da Gloria Desideri che offrirà alle partecipanti la possibilità di usufruire di ambienti diversi e accoglienti: una sala prove attrezzata, camerini e bagni con doccia, un'ampia terrazza panoramica sul tetto della struttura e una cucina.
E' in questa atmosfera di cura, armonia e convivialità che il nostro lavoro prenderà vita e si articolerà attraverso proposte esperienziali di diverso genere.
PROGRAMMA
Sabato 13 e domenica 14 novembre dalle 10.00 alle 16.00: week-end introduttivo di training su IL CORPO COME TERRITORIO, presentazione dei temi e definizione del gruppo di lavoro a cura di SpillOver CollectivƏ.
Domenica 14 novembre ore 17.00: presentazione del libro UN ALTRO GENERE DI FORZA a cura di Alessandra Chiricosta, filosofa e storica delle religioni che nel pieno del dibattito sulla violenza di genere - dalle molestie ai femminicidi - ha ridiscusso, attraverso azioni pratiche e teoriche, il concetto di "forza", femminile e maschile proponendo un percorso di risveglio e consapevolezza del corpo intuitivo della donna: "perché ci vuole una particolare forza sia per non essere “vittime” sia per non esercitare un potere soggiogante".
Giovedi 18 e venerdì 19 novembre dalle 10.00 alle 16.00: l’esperienza proposta proseguirà con 2 intere giornate pensate come un “open studio” in cui il collettivo è pronto ad accogliere l’impronta e lo sguardo di una comunità passeggera; saranno dunque previsti degli ingressi presso CasaNave alle Mura (su prenotazione) a chiunque abbia desiderio di assistere da “osservatrice" alle varie sessioni di lavoro.
Sabato 20 e domenica 21 novembre dalle 10.00 alle 16.00: workshop IL CORPO COME TERRITORIO a cura di SpillOver CollectivƏ.
Lavoreremo in sala su fiducia, relazione, confronto e percezione, attraverso momenti individuali, lavoro a due e/o in gruppo, osservazione, cura e consapevolezza in un continuo dialogo corporeo.
A partire da elementi di danza contemporanea andremo ad indagare le infinite possibilità di
espressione timbrica che il nostro corpo può sperimentare nella relazione sensoriale, emozionale e
d’immaginario.
Domenica 21 novembre ore 17.00: condivisione pubblica del lavoro svolto.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Associazione Vera Stasi / progetto Sharing Time
Email: barbarini.verastasi@gmail.com
Cell: 348 4798951
Le iscrizioni sono aperte fino al 6 novembre, basta inviare la propria richiesta di partecipazione alla mail sopra indicata e contattare il numero telefonico per qualsiasi informazione.
La partecipazione ai laboratori è GRATUITA e non sono previsti limiti di età nè richieste esperienze di danza.
CHI SIAMO
Spillover CollectivƏ
Spillover è un collettivo al femminile, nato da anni di intesa, lavoro, sperimentazione tra quattro donne provenienti da ambiti ed esperienze differenti che spaziano dalle arti performative, alla pedagogia, alla ricerca scientifica e artistica. L'intento di questo collettivo è quello di far nascere opportunità di scambio e collaborazioni creative sulla questione di genere, agendo nei territori attraverso attività di sensibilizzazione, momenti di confronto, laboratori di movimento e percorsi di consapevolezza.
SPILLOVER rappresenta la voglia di essere oltre il limite, fuori dal tempo massimo, traboccare, riversarsi nella collettività, generando una ripercussione positiva per cui un'azione volta a beneficiare un determinato settore, produce effetti positivi anche oltre tale ambito.
Sara Di Salvo
Danzatrice, coreografa e formatrice, si diploma con lode all'Accademia Nazionale di Danza di Roma e si perfeziona in Olanda, Belgio e Austria. Successivamente lo studio della danza si intreccia a quello del clown teatrale. Collabora con diverse realtà artistiche sul territorio nazionale, presso le quali tiene laboratori di danza contemporanea, composizione coreografica incentrati sullo studio e ricerca del movimento in relazione alla musica e al clown teatrale. Lavora in progetti culturali europei Erasmus+ nella figura di organizzatrice e formatrice per il settore danza e attraversa l'Italia realizzando festival a sfondo socio-culturale sostenuti dall'Unione Europea. Fonda il collettivo SpillOverCollective, tutto al femminile, con cui lavora ad una nuova produzione coreografica dal titolo “Il paradigma dell'insetto” all’interno del progetto “Il Corpo come Territorio”. Tra le sue produzioni: Cammino; E’ qui Italia?; L’ora del thè; MBE; RossoMosso; Tutti vogliono Abramo; Intravedo; Sound and Vision.
Aurora Pica
Studia danza in Italia, Germania e Stati Uniti presso Accademia Nazionale di Danza, Laborgras, TrishaBrownDanceStudio e Movement Research. Il suo percorso di studi si estende alle arti marziali e alla musica.
Accanto agli studi di danza intraprende un proprio percorso di insegnamento e pedagogia della danza, per amatori e per persone con diverse abilità collaborando con vari centri tra cui ANFFAS di Roma al fianco della Dott.ssa Sabrina Scatà. Danza per diversi coreografi e registi tra cui: Sharon Fridman, Enzo Celli, Gloria Pomardi, Liam Steel, Marco Carniti, Marco Mattolini, Gianni Quaranta. Collabora con il TeatroFurioCamillo e Accademia Materiaviva come coreografa, insegnante e danzatrice e come performer con Associazione Ti Con Zero di Fernanda Pessolano. Contestualmente sviluppa una propria dimensione autoriale nella danza contemporanea, prediligendo performance site specific e di danza urbana e prendendo parte a numerose Rassegne e Festival come: DNAppunti Coreografici - Premio Roma Danza, Festival di Rovereto, TenDance Festival, Festival Danza Urbana Corinaldo, La Luna e i Calanchi, Think Green Eco Festival e molti altri. Collabora con Associazione Vera Stasi diretta da Silvana Barbarini.
Sarah Silvagni
Coordinatrice del corso di Recitazione e docente di Movimento presso la Scuola d'Arte Cinematografica Gian Maria Volontè dal 2012, insegnante del Metodo Feldenkrais ed esperta in pedagogia del movimento ha lavorato come danzatrice e performer in Italia e all'estero, negli ultimi anni si è dedicata in particolar modo alla facilitazione dei processi creativi affiancando registi/e e coreografi/e durante le fasi di costruzione e di ricerca artistica. Conduce laboratori di danza, educazione al movimento creativo, corsi di aggiornamento per docentinelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado da più di 10 anni. Collabora con l'Università degli Studi Roma Tre nel Master di pedagogia dell'espressione all'interno del modulo sulla danza educativa. E' DanceAbility teacher trainer dal 2015.
Cristiana Gallinoni
Laureata nel 2009 con voto di 110/110 in Scienze Economiche per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo, da quel momento ha lavorato presso istituti di ricerca ed organizzazioni no profit, dimostrando competenza soprattutto nella capacità di diffusione di studi, ricerche, campagne e nel lavoro di formazione. Per poi svolgere lavoro di ufficio legislativo presso l'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati dal 2013 ad oggi. Dal 2018 è operatrice del Centro Antiviolenza Donna Lisa, CaV della Rete Dire.
A fine 2017 incontra il movimento delle donne Curde e inizia un percorso di formazione in Jineoloji, scienza delle donne, approccio alla ricerca olistica che rafforza e sostiene i percorsi di consapevolezza delle donne. Da sempre attiva e impegnata nella difesa dei diritti delle donne e nella costruzione di percorsi di condivisione e fuoriuscita dalla violenza, ha trovato all'interno dello SpillOverCollectivƏ la dimensione ideale per concretizzare collaborazioni creative tra donne, mettendo in pratica quanto appreso in tutti questi anni di intense e proficue condivisioni.